Cos’è Vampire: the Eternal Struggle

Vampire: The Eternal Struggle è un gioco di carte multigiocatore in cui ogni partecipante assume il ruolo di un antichissimo vampiro, un Methuselah (it. Matusalemme o Antediluviano) coinvolto in un’eterna lotta coi suoi simili.

Per migliaia di anni ti sei celato nelle ombre della civiltà umana, manipolando e corrompendo la volontà di mortali (kine) e vampiri più giovani (Kindred, Fratelli). La tua sete di potere non conosce confini, e sei disposto a utilizzare ogni mezzo possibile (umano o soprannaturale) per indebolire i tuoi nemici, da astute macchinazioni fino a assalti violenti e brutali. Devi aumentare la tua influenza e distruggere gli altri Methuselah uno dopo l’altro, prima che distruggano te.” (fonte: sito ufficiale BlackChantry).

Più nel dettaglio, Vampire: the Eternal Struggle (d’ora in poi V:tes) è un gioco di carte per 4 o 5 giocatori. Ogni giocatore dispone di 30 pool che rappresentano la quantità di influenza residua del giocatore. Tale influenza può essere investita turno dopo turno per prendere il controllo di vampiri che agiranno in nostra vece, per acquistare oggetti o equipaggiamenti (mondani come telefonini, o potenti e sconosciuti artefatti vampirici), corrompere la volontà di alleati e servitori mortali, animali o soprannaturali, o prendere possesso di luoghi di potere (banche, sedi di multinazionali, santuari mistici o quartieri malfamati). Le azioni degli altri giocatori possono diminuire questa influenza, interagendo con le carte che sono state giocate o direttamente con la riserva di pool, mentre le proprie azioni possono ripristinarla o aumentarla.

I vampiri di cui abbiamo acquisito il controllo (e in maniera minore anche altri alleati soprannaturali e non) saranno il mezzo per erodere le altrui influenze e parallelamente difendere le nostre. Ogni singolo vampiro, ogni turno, potrà scegliere tra una serie di azioni predefinite (tra cui cacciare per recuperare punti sangue, attaccare direttamente la riserva di influenze di un giocatore, comprare equipaggiamenti) o giocare carte azione dalla mano (in base al proprio clan o alle discipline che possiede). Dette azioni potranno essere bloccate dai vampiri del Methuselah a cui l’azione è diretta (o in casi particolari da preda e predatore), innescando un combattimento molto simile a quello di un gioco di ruolo con il concreto rischio che entrambi i partecipanti rimangano menomati o peggio distrutti per sempre, vanificando le risorse spese per controllarli.

Una partita di V:tES coinvolge da 4 a 5 giocatori, per una durata che (in ambito torneistico) non può superare le 2 ore. Ogni giocatore dispone di un proprio mazzo di carte che ne rappresentano le risorse e i poteri (library) e di una selezione di vampiri utilizzabili nel corso del gioco (crypt). Queste caratteristiche rendono V:tES più simile a un boardgame, che a un gioco di carte “tradizionale”.

Ogni giocatore ha una preda da eliminare (il giocatore immediatamente alla sua sinistra) e un predatore che cercherà di eliminarlo (il giocatore immediatamente alla sua destra). Per equilibri interni al gioco i due giocatori dall’altra parte del tavolo (in senso orario granpreda e granpredatore) si rivelano essere alleati del giocatore poichè ogni azione lesiva al predatore alleggerirà la pressione subita, e ogni azione fallita della preda potrebbe aprire spiragli per un attacco diretto.

Alcuni difetti che rendono V:tes assolutamente unico:

  • Language: il gioco è stampato (per ora) in inglese, e tradotto (sempre per ora) in poche lingue (portoghese, russo, spagnolo). Sebbene le carte siano abbastanza facili da leggere, e si metabolizzino in poche partite, questo può essere un piccolo ostacolo iniziale da superare.
  • Il numero di giocatori: non è ancora prevista (salvo stravolgimenti portati dalla nuova edizione la cui uscita è imminente) una modalità 1vs1 o da 3 giocatori. Ne esistono varianti “home made”, ma il gioco è concepito per 4 o 5 giocatori. Alcuni puristi (si sa, i vampiri sono abitudinari) ritengono addirittura che in 4 giocatori “il gioco perda qualcosa”.
  • La durata della partita: sebbene il gioco preveda molte interazioni tra il giocatore di turno e gli altri Methuselah, 120 minuti di partita possono essere un’eternità anche per il più millenario dei Fratelli. Specialmente agli inizi, può capitare che un giocatore venga eliminato relativamente in fretta e (sebbene questo di solito inneschi una sorta di effetto domino) debba attendere un po’ più di qualcosina prima di esigere la sua giusta vendetta in un altra partita.

Alcuni dei pregi che rendono V:tes assolutamente unico:

  • I “punti vita iniziali” (pool) sono contemporaneamente risorse per acquistare componenti di gioco e punti vita rimanenti prima dell’eliminazione.
  • Nella composizione del mazzo, non ci sono limiti di copie per singola carta. Sebbene il mazzo di carte (library) e di vampiri (crypt) abbia un range di carte definito (library compreso tra 60 e 90, crypt non inferiore a 12), nulla vieta di includere un numero qualsiasi di copie uguali della stessa carta.
  • Il numero di carte che ogni giocatore ha in mano (hand-size) è fisso (di default, 7). Ogni carta giocata viene rimpiazzata immediatamente dalla cima del mazzo, stravolgendo ogni tradizionale strategia di deckbuilding.
  • Il gioco prevede intense fasi di contrattazione, che vanno dalla singola azione politica a veri e propri accordi per la spartizione delle prede e dei punti vittoria.
  • I segnalini (counter) acquisiscono significato in base a dove sono posizionati, non in base a forme, colori o materiali differenti. Lo stesso segnalino posizionato su un vampiro, un alleato o nella propria riserva di pool rappresenta rispettivamente un punto sangue, un punto vita o un pool del giocatore. Questo semplifica la lettura del tavolo da gioco in ogni istante.

Chi vince in V:Tes?

Ogni Methuselah ottiene un punto vittoria (VP) quando la sua preda viene eliminata (indipendentemente da chi sia responsabile dell’eliminazione). Una volta eliminato il giocatore alla sua sinistra, quello successivo diventa la sua preda e via dicendo. Una volta eliminati tutti i giocatori tranne 1, il giocatore che abbia totalizzato più VP degli altri (anche se già oustato) è il vincitore della partita. Al termine del tempo di due ore si applica la stessa regola, ma ogni giocatore ancora in partita ottiene 0,5 VP.

Smembrare o menomare i vampiri controllati da altri Methuselah con una motosega è tra le possibilità offerte dal gioco, ma anche prenderne il controllo e pilotarli contro il loro precedente padrone. Ah, e il sangue. Tanto sangue. Ma se sei uno di quelli raffinati, e non ami la violenza, corrompi gli altri giocatori per avere i loro voti nelle tue macchinazioni politiche (ti ho già parlato della motosega?).

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